È un esame diagnostico che permette di visualizzare l’interno del corpo umano esponendolo soltanto a campi magnetici non pericolosi. Fornisce immagini tridimensionali chiare e dettagliate dei tessuti molli (nervi, muscoli, legamenti, adipe, vasi sanguigni ecc.) e dei tessuti duri (ossa e cartilagini). Al contrario della Tac, non si impiegano radiazioni ionizzanti.
Il tradizionale apparecchio per la risonanza magnetica consiste, sostanzialmente, in un grande e profondo cilindro cavo, capace di ospitare al proprio interno un individuo disteso su un lettino.
Durante la raccolta delle immagini, si richiede al paziente di rimanere immobile il più possibile; qualsiasi movimento del corpo, anche se minimo, pregiudica la precisione con cui l’apparecchio crea le immagini e rende necessaria la ripetizione dell’intera procedura.
La durata di una risonanza magnetica varia in relazione al distretto del corpo destinato all’osservazione. In generale variano dai 15 ai 90 minuti.
La risonanza magnetica è uno strumento altamente sicuro e del tutto innocuo per l’organismo umano.
Il pregio di non esporre il paziente a radiazioni ionizzanti la rende un test ripetibile più volte, anche a distanza di breve tempo.