Medicamenta è un punto di riferimento per i pazienti che necessitano di elettrostimolazione nei casi in cui siano impossibilitati ad effettuare una certa attività motoria.
L’elettrostimolatore emette dei micro impulsi elettrici attraverso elettrodi, che quando applicati sui muscoli interessati, stimolano la loro contrazione tramite le placche motrici.
Se l’apparecchio è manovrato da uno specialista, questa pratica è del tutto innocua.
Questa tecnica ha un duplice uso, approvato sia in campo riabilitativo che estetico. Si può indirizzare la funzione verso un’esigenza specifica semplicemente variando i parametri di tipo d’impulso, frequenza, durata e intensità.
Nel percorso riabilitativo successivo ad un infortunio, l’elettrostimolatore è indicato per migliorare il tono muscolare sia in seguito ad un trauma che ha costretto il paziente ad un’immobilizzazione di un arto e sia per velocizzare la ripresa. Si utilizza poi per sollecitare un muscolo denervato per evitarne la degenerazione.
Esempi sono il dolore cronico, il dolore alla spalla e al trapezio, il tunnel carpale, l’osteoartrite del ginocchio, le tendinite e le borsiti, il colpo di frusta, gomito del tennista e altri ancora.
Nel settore dell’estetica, l’elettrostimolatore viene generalmente abbinato a una fascia addominale elastica: insieme trattano gli inestetismi della cellulite, rassodano la pelle, aiutano a dimagrire.
La contrazione muscolare favorisce il tono della pelle, il drenaggio dei liquidi e la lipolisi, ovvero il processo con cui il corpo elimina i grassi.
Si ricorda di verificare l’idoneità al servizio, dal momento che sfortunatamente non tutti i pazienti sono indicati. È consigliato scegliere un percorso alternativo ai portatori di pacemaker, gestanti, pazienti affetti da neoplasie, da epilessie o con ferite aperte. Qualora si soffra di capillari fragili è bene non eccedere con l’elettrostimolazione, in quanto potrebbe causarne la rottura.